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giovedì 17 luglio 2014

Di Me Diranno Che Ho Ucciso Un Angelo - Gisella Laterza

Ciao lettori! Oggi mi sono obbligata a scrivere una recensione, sto battendo troppo la fiacca! Siccome sono bloccata sulla recensione di Legend, ho deciso di cominciarne un'altra e ho scelto Di Me Diranno Che Ho Ucciso Un Angelo.
Ho scoperto questo libro quasi per caso quando sono andata a fare un giro a Bologna e quando l'ho visto sia la cover che il titolo mi hanno subito colpita. Dalla trama non si capisce esattamente il genere del libro e di cosa parla, ma io direi che è una fiaba piena di poesia.


Trama:
 E' quasi l’alba. Aurora, di ritorno da una festa, sta per addormentarsi sul tram che la porta a casa. Forse è stanca e stordita, forse sta solo fantasticando, ma lo sconosciuto che all’improvviso le rivolge la parola ha un fascino così misterioso da non sembrare umano. In un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà, Aurora ascolta la sua storia. La storia di un angelo caduto sulla terra per amore di una demone, deciso a compiere un lungo viaggio alla scoperta dei sentimenti umani per divenire mortale. Un’avventura che forse non è soltanto una fiaba, perché raccontare una storia – e ascoltarla – è il primo passo per farla diventare reale.





Valutazione

Recensione:

Benché il target affibbiato a questo libro sia 10-14 anni, personalmente trovo che sia un libro adatto a tutte le età, un po' come il Piccolo Principe.
Non sono sicura di aver capito proprio tutto, alcune parti mi lasciano ancora qualche dubbio riguardo questo libro, ma nel complesso mi ha incantata la scorrevolezza della prosa. Sono rimasta affascinata dalle sue frasi così semplici ma allo stesso tempo toccani. Dire che ho sottolineato metà libro è un eufemismo!
Gli sfiorò il viso e sentì di amarlo come i viaggiatori amano le stelle, con quella forza dolce e misteriosa che unisce due cose che sono, per natura, irrimediabilmente lontane.
Penso che questo romanzo sia un po' da interpretare e non so se voglio addentrarmi in questo campo, ho paura di dire un sacco di cavolate!
La storia comincia con una stella che incontra gli occhi di una demone che vive sulla Terra. Questa stella, rapita dagli occhi di lei, cade per amore. In seguito si capisce che la stella è l'angelo, il quale però non è in grado di provare nessuna sensazione, compreso l'amore. O meglio, lui lo prova ma non ne è consapevole. Così l'angelo parte per un viaggio al fine di diventare umano e imparare ad amare la demone. Allo stesso tempo anche la demone parte per placare le sue emozioni (troppe e troppo forti) e diventare umana. 
Durante il loro percorso, i due incontrano svariati personaggi, tutti collegati e tutti con qualcosa di buono, ma allo stesso tempo oscuro, da mostrare. Questi incontri formeranno l'umanità dell'angelo e della demone durante il viaggio, tuttavia il messaggio di fondo non è così positivo come può sembrare ed è stata proprio questa mia incomprensione a farmi cadere dagli allori nell'ultimo capitolo. 
Se questa notte mi cercherai per stringermi ancora nella tenebra delle nostre anime, non mi troverai più al tuo fianco. La vita mi ha portato lontano.
Il finale non mi è piaciuto: triste e, se devo dire, anche un po' forzato. Non lo trovavo necessario. Insomma, non avevo interpretato così tristemente il messaggio, ma un certo senso di malessere lo si avverte lo stesso. Si sente nelle parole della donna che inizialmente si prende cura dell'angelo; sempre bloccata al capitolo 8. Si avverte nelle storie di tutti i personaggi: ognuno vuole qualcosa che alla fine non riesce ad avere o perché non è in grado di prenderselo o perché gli altri non glielo permettono. Solo l'angelo e la demone per un momento riescono a superare questo limite.
Caro amico, ho viaggiato tanto nella mia vita, e ora che ho smesso ti dirò un segreto. Libertà non è vagare senza met, ma avere una casa a cui tornare. La libertà non si trova fuggendo. La libertà va cercata in noi stessi.
La storia dell'angelo e della demone si alterna con l'incontro tra l'angelo e Aurora, una ragazzina che sta tornando a casa da una festa finita male e si fa raccontare dall'angelo le sue vicende. Sarà proprio Aurora l'ultima tessera del pluzzle, quella che "ucciderà l'angelo".
Ad Aurora tutte queste persone sembrano far parte di una galleria di quadri. Ogni quadro è appeso alla parete della propria solitudine. Ogni persona non riesce ad uscire dalla sua cornice. Ci si può guardare da lontano, al massimo. Sbirciarsi un po'. Raggiungersi? Mai.
Un romanzo breve (appena 180 pagine) ma molto intenso, che ha saputo prendermi fin dalle primissime righe. Se in più penso che la giovanissima autrice (ha solo tre anni più di me D:) ha cominciato a scriverlo a sedici anni, non si può che farle i complimenti per l'ottimo esordio.


Nanw.

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