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sabato 1 marzo 2014

Silver - Kerstin Gier

Buon giorno! Oggi vi parlo di Silver, primo volume della Trilogia Dei Sogni, scritta da Kerstin Gier. Se vi state chiedendo dove avete già sentito questo nome, la risposta è semplice: la Gier è ben nota per la sua serie La Trilogia Delle Gemme, composta dai romanzi Red (#1), Blue (#2) e Green (#3). Purtroppo io non ho ancora letto la fortunata serie che ha conquistato il pubblico e che ha subito lancianto Silver in cima alle classifiche, quindi in questa recensione non avrò la clemenza di chi già ama quest'autrice. No, no, non ho intenzione di essere cattiva, ma ad essere sinceri mi aspettavo di meglio sentendo tutti quei commenti positivi. Beh, qui sotto trovate la mia recensione, buona lettura!


Trama:
Porte con maniglie a forma di lucertola che si spalancano su luoghi misteriosi, statue che parlano, una bambinaia impazzita che si aggira con una scure in mano... I sogni di Liv Silver negli ultimi tempi sono piuttosto agitati. Soprattutto quello in cui si ritrova di notte in un cimitero a spiare quattro ragazzi impegnati in una inquietante cerimonia esoterica. E questi tipi hanno un legame con la vita vera di Liv, perché Grayson e i suoi amici sono reali: frequentano la stessa scuola, da quando Liv si è trasferita a Londra. Anzi, per dirla tutta, Grayson è il figlio del nuovo compagno della mamma di Liv, praticamente un fratellastro. Meno male che sono tutti abbastanza simpatici. Ma la cosa inquietante - persino più inquietante di un cimitero di notte - è che loro sanno delle cose su Liv che lei non ha mai rivelato, cose che accadono solo nei suoi sogni. Come ciò possa avvenire resta un mistero, esattamente il genere di mistero davanti al quale Liv non sa resistere...

 
Valutazione


 Recensione:
Avevo letto un'anteprima di questo libro qualche mese prima che uscisse in libreria e, come saprà chi mi segue da un po' su facebook, mi era davvero piaciuto. L'idea di un mondo parallelo fatto di sogni è davvero bella e originale. La protagonista sembrava ironica e sarcastica al punto giusto, il gruppo di ragazzi che tramano qualcosa insospettiva... ma poi ho letto il libro e tutte queste cose hanno perso la loro armonia.
"Nei momenti di debolezza penso che la nostra salute sia opera di un demone... E' folle, no?" Alla fine alzò la testa e mi guardò negli occhi. "E poi mi chiedo che cosa mi porterà via se infrangessi le sue regole."
Durante tutto il racconto ho avuto la sensazione che non ci fosse un filo conduttore, si andava avanti a singhiozzi e gli interventi della blogger sconosciuta Secrecy non erano d'aiuto. Per essere una storia che ha per protagonista una fan di Sherlock Holmes era un po' povera di indizi e connessini logiche. Ho avuto la sensazione che l'autrice volesse far proseguire il lettore nell'assoluto mistero e poi... BANG! Una vagonata di avvenimenti e rivelazioni una dietro l'altra, senza neanche darti il tempo di sorprenderti.
Ma torniamo ai personaggi. Liv non mi è dispiaciuta, anche se dopo un po' era un pochino ripetitiva... diciamo che si è rimbambita man mano che s'innamorava del figone di turno.
Passiamo a suddetto figone... Henry. Questo ragazzo non mi ha trasmesso assolutamente nulla. Non ho ben capito quando lui e Liv hanno iniziato a provare qualcosa l'una per l'altro e ancora adesso rimane uno dei più grandi misteri di questo libro. A me piaceva Grayson, non so dirvi perché (forse è stato a causa di quell'anteprima che avevo letto in cui si parlava solo di lui), però mi sembrava molto più vero e realistico di tutti i sui amici (mi sembra di citare la sua ragazza, Emily). 
Sapete qual è stata però la cosa più strana di questo libro? I personaggi erano tutti biondi! Insomma, va bene che l'autrice è tedesca e che il libro è ambientanto in Inghilterra, tuttavia sono abbastanza sicura che le probabilità di finire in una scuola per ricconi, in cui i quattro ragazzi più fighi sono tutti biondi (modello cherubino ricciolino) e amicissimi, sono alquanto basse. 
Ma lasciate stare questi commentini cinici, sono solo invidiosa perché non sono più bionda... anche se la mia carta d'identità sostiene ancora il contrario! Muahaha! In ogni caso il gruppo maschile composto dai quattro biondi Henry, Grayson, Jasper e Arthur, mi ha ricordato un po' troppo i Raven Boys della Stiefvater... solo con meno personalità.

C'era però un gruppetto di studenti più grandi che spiccava dal resto della calca. Erano quattro ragazzi e attiravano su di sé gli sguardi di tutti i presenti. Forse perché camminavano disinvolti chiacchierando fittamente tra loro e procedevano tutti con lo stesso passo, come se seguissero il ritmo di una musica che solo loro potevano sentire. Mancava soltanto il rallentatore e una macchina per il vento che scompigliasse loro le chiome. Ci stavano venendo incontro e mentre si avvicinavamo mi chesi chi di loro avesse tramutato Persefone in una statua di sale. Capii subito che tutti quanti ne avrebbero avuto la facoltà, a patto che piacessero i tipi alti, biondi e sportivi.

Un personaggio che ho trovato alquanto superfluo e inutile è stato Secrecy, la versione inglese di Gossip Girl. Oltre all'esplicitissimo riferimento a quest'ultima, non mi è piaciuto il fatto che i suoi commentini fossero buttati lì, senza alcuna necessità. Sarebbe stato molto più interessante scoprire chi fosse questa, piuttosto che lascirsi in balia degli eventi. Come ho già detto, ci sono un sacco di citazioni del caro Holmes, ma uno che si mette a cercare qualche indizio non lo trovi neanche con il lanternino.
Il Tittle-Tattle Blog della Frognal Academy con gli ultimi pettegolezzi, le novità più attuali e gli scandali più scottanti della nostra scuola.
CHI SONO: Mi chiamo Secrecy. Sono in mezzo a voi e conosco i vostri segreti.
Insomma, trovo che questo libro avesse delle grandi potenzialità, ma la scarsa cura nei personaggi e i voli pindalici nella trama non hanno aiutato il caso. Confido nel prossimo volume, perché sarebbe davvero un peccato sprecare in questo modo un'idea così originale.


Nanw.


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